Creatività come stimolarla | Cuciverblog
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una lampadina si inserisce la spina nella presa della corrente per illuminarsi. metafora della creatività perduta, da riattivare.

Ciao, ciao creatività: come ritrovarla. Post semiserio

Pandemia non fa rima con creatività (no, infatti). Come stimolare la creatività allora? In questo periodo storico, che ci vede in casa la maggior parte del tempo, è molto più facile provare un calo di originalità e di idee. Manca lo smalto, come ai denti sovrasollecitati quando si digrignano.
Ci si sente un po’ cricetini in gabbia, a far girare la ruota, sempre a lavorare senza stimoli esterni. In balia di zone rosse, gialle e arancioni. Da tempo rimpiangiamo i concerti, i viaggi e le gite fuori porta, le serate con le amiche e gli amici, i cinema, i teatri, i musei. Insomma, tutte quelle attività, prima scontate, che ci fanno sentire persone vive e attive, e chissà quando ritorneranno come prima.

Con questo non intendo dire che non sia giusto restare in casa per una ragione superiore, la salute. I sacrifici sono ben altri, e lo dico da ragazza bianca, cisgender, etero, in buona salute, una privilegiata insomma (anche se, in realtà, il genere femminile purtroppo non gioca così a favore).
La vita, da un anno circa, è diventata per la maggior parte delle persone piuttosto piatta e monotona. Non si può negare.

Allora, cosa si può fare per stimolare la creatività?

Spoiler alert: non parlerò di sostanze psicotrope, anche se ci tocca viaggiare con la fantasia e la mente.
Per lavoro scrivo, dunque è importantissimo circondarmi di stimoli, idee, ispirazioni. Ed è altrettanto fondamentale svagarmi e staccare gli occhi e la testa dal foglio di word o da carta e penna. Come? Uscendo fuori dalla porta lasciandomi guidare dai pensieri, dalle immagini, dai colori e dalla natura. Oppure, come ho detto poco sopra, andando agli adorati concerti e viaggiando. Tutte cose che in casa, luogo in cui lavoro, e di certo non Versailles, è impossibile fare.
Se poi abiti in un Comune che non è una città (ok dai, poteva capitarmi di peggio) e non ha il privilegio di avere il mare, il lago, la montagna, sei un po’ in crisi.
Allora prendi coscienza che è inverno e sei nel mezzo della pianura padana; se hai la fortuna dalla tua, e non c’è nebbia, scorgi in lontananza i monti innevati che ti sorridono, come accadeva a Heidi. Ciao monti, chissà quando ci rivedremo.

una donna e un uomo, giovani afroamericani, sono seduti e si muovono come per ballare. Lei, ha le cuffie al collo.

Quindi, che si fa per stimolare la creatività?

    • Prendi ed esci. Vai, a caso, corri se hai il fiato, fatti un giro, senza una meta o un percorso specifico. Alla fine io finisco sempre per trovarmi in “centro” o nel solito tragitto sull’argine che segue il torrente. Dopo un po’ comunque, gira che ti rigira, le possibilità son sempre quelle. Che poi, detto con sincerità, tra un Dpcm e l’altro, nel tempo libero mi ritrovo con la vitalità di un bradipo e inglobata nel divano Ikea. Tu no?

 

    • Leggi. Non ho mai avuto la possibilità di stare così tanto tempo in casa: fino a poco fa ero la classica persona esaurita dal pendolarismo con 12 ore al giorno fuori casa sulle spalle. Quindi ora che sono freelance e lavoro dove voglio, cioè a casa, posso leggere in santa pace. Ooooooh. E infatti così ho fatto.
      Non ho mai letto così tanto in vita mia come con questa pandemia (la rima non è intenzionale): libri per studiare come diventare copy, grandi classici, narrativa, saggistica, tomi di marketing, favole per under 14, blog di copy, di tutto insomma. E continuerò così, spero, perché la lettura è davvero una manna per chi scrive e vuole viaggiare con la mente, non potendo con il corpo.
      Con un libro ti ritrovi nello spazio siderale, con un altro nella Parigi del secolo scorso, poi via in luoghi della fantasia, frutto della genialità di chi scrive. E allora succhi tutte le ispirazioni che puoi succhiare da quei testi, in nome della creatività perduta. Amen.un'illustrazione in bianco e nero. un bambino ha un casco da astronauta in testa ed è collegato, da un cavo, a un libro. Il bambino ha un'espressione felice e si trova nello spazio. Leggere stimola la creatività.

 

    • Ascolta musica. Quale altra cosa al mondo può stimolare le sinapsi e addirittura migliorare l’umore quanto la musica? Nemmeno il cioccolato. Devo confessare che da giovane studente, alle superiori e all’università, studiavo con lo stereo sempre acceso. In aula studio mi portavo il lettore cd (ed è subito preistoria!) o mp3. Ascoltavo musica di tutti i tipi, ma soprattutto rock e punk, che restano sempre i miei generi preferiti.
      Riuscivo a concentrarmi meglio e ancora oggi scrivo, leggo e studio con una buona base musicale. Le note, il ritmo, gli strumenti stimolano il mio pensiero laterale, quello creativo. È davvero raro che lavori nel silenzio totale perché mi annoio. Se ti può interessare lascio qui il link alla mia playlist su Spotify che ho chiamato “pennagramma“.

 

    • Guarda film, serie tv e documentari. Ora non è più come quando ero ragazzina, abbiamo a disposizione immediata giganteschi archivi cinematografici, a pagamento o meno. Di sicuro “on demand“: puoi stoppare, tornare in dietro, riprendere e riguardare quante volte vuoi un film o una serie tv senza che il nastro si rovini e senza aspettare che sia in programmazione in tv. A considerare la mole di opere che abbiamo a portata penso sempre che non basterebbe una vita intera per fruirne.
      Come i libri, anche il grande schermo regala spunti per storie meravigliose, differenti punti di vista e dialoghi eccezionali. E in questo caso si aggiunge anche il potere delle immagini.
      Quando guardo un film o una serie tv preferisco gustarmela in lingua originale (con i sottotitoli in italiano): per ripassare termini e pronuncia, cogliere al meglio i dialoghi – a volte diversi nella traduzione italiana -, e la performance dell’attrice o dell’attore in questione.

 

    • Crea, suona, cucina, coltiva la passione che ti fa stare bene. Se non hai voglia o non ti piace fare le attività suggerite qui sopra, ci sono comunque altre soluzioni per alimentare il fuoco creativo o rilassarsi: coltiva il tuo hobby preferito o trovane uno nuovo. Puoi sempre imparare il decoupage, il riciclo creativo, il restauro, il ricamo, la panificazione, la programmazione e qualsiasi cosa ti faccia sentire bene. Oppure puoi cimentarti con uno strumento, per la gioia del vicinato che ascolta (scherzo). Coltivare un hobby inoltre riduce il rischio di burnout lavorativo (stress cronico e persistente).
      A me rilassava prendermi cura delle piante ma non ho avuto molto successo: non tutte sono sopravvissute al mio “pollice verde”. È una triste storia.
      Adoro anche dare nuova vita agli oggetti dipingendoli: un’insipida cassetta della frutta in legno è diventata una coloratissima cassetta dove riporre gli strumenti per il giardinaggio, anonimi vasetti sono ora oggetti decorativi sulle mensole di casa.
      Altro mio passatempo preferito riattiva neuroni sono i cruciverba (non è un caso se il mio progetto si chiama Cuciverba), i rebus, gli anagrammi e, in generale, tutto quanto c’è da risolvere nelle pagine de “La Settimana Enigmistica”.

 

  • Fai volontariato. La più nobile delle attività che si possano fare: aiutare chi ha bisogno senza un ritorno economico in cambio. Se ti sembra una scelta valida, informati se nella tua città o nel tuo paese ci sono associazioni, ong, realtà del non profit, attività basate sul volontariato che chiedono una mano, anche per poche ore settimanali. Con il Covid-19 alcune potrebbero aver limitato la possibilità di collaborare per questioni di sicurezza, altre invece hanno ancora più bisogno.

 

Quasi con certezza avrò dimenticato utili consigli, ma questa è solo la mia piccola prospettiva.
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Silvia
silvia@cuciverba.com


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